le blog de Sandrokhan

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Tuesday, November 30 2010

Il mio ricordo di un grande artista e di un grande italiano.

I soliti ignoti (1958)


L'armata Brancaleone (1966)

La Grande Guerra (1959)


La ragazza con la pistola (1968)

Guardie e ladri (1951)

Amici miei (1975)

Un borghese piccolo piccolo (1977)

I nuovi mostri (1977)

La mortadella (1971)

Il marchese del Grillo (1981)


L'ultima emozionante intervista televisiva (Marzo 2010)

Grazie Mario

          Hai nutrito i nosti aridi animi e destate le nostre torpide coscienze.
           

Monday, November 29 2010

Periferia

Gironzolando per la rete notavo tra i blogger italiani un generale senso di "delusione" circa le rivelazioni di Wikileaks accompagnato, naturalmente, da ipotesi di complotto ! Un’operazione "di destra" che vorrebbe colpire il cavaliere o Sarkozy, mentre in realtà si limita a cose irrilevanti, laddove è evidente che ad essere colpito più di altri è il presidente Obama. In pratica, per Sarko e Silvio si va sul gossip, mentre  i più colpiti sono Obama e la sua amministrazione. Come se, dopo le primissime rivelazioni di qualche settimana fa, tutto si sia annacquato nel "già noto" o nell'"ovvio".
Io non trovo al momento riscontri per affermare così convintamente ipotesi complottistiche, il mio modesto parere è questo:

1) le dichiarazioni al sapore di "gossip" coinvolgono veramente e pesantemente solo il nostro paese. C'era chi si aspettava di sapere qualcosa dalla CIA sul nostro misteriosissimo passato prossimo e  si ritrova con l descrizioni dll notti folli delle ville berlusconiane. La delusione non può non essere enorme. Wikileaks purtroppo, tranne qualche documento più vecchiotto, ha rivelato solo cose molto recenti (2004-2009). L'Italia attualissima è questa dei festini e quindi la CIA e dalla diplomazia americana descrivono quello che vedono. BR, Moro, stragi, Ustica, eccetera sono fuori della coperta alzata da Wikileaks. E' emblematico come il nostro sia un paese dove appaiano più "interessanti" i segreti del passato piuttosto che le cose dell'immediato presente come logica vorrebbe. Mi viene in mente Gaber: "questo bel Paese pieno di poesia ha tante pretese ma del mondo occidentale è la periferia". Oggi è evidente che siamo messi peggio e un Gaber cancellerebbe l'aggettivo "occidentale" perché siamo diventati del mondo la periferia! Siamo stati retrocessi nella descrizione dei diplomatici americani sullo stesso piano di alcuni paesi africani e asiatici in cui essi riferiscono essenzialmente degli affari privati e delle bella vita della classe dirigente.

2) le rivelazioni fatte su altri paesi sono tutt'altro che "gossip"! Analizzatele bene andando oltre "la periferia" e ditemi se non le trovate interessanti! Considerate che le rivelazioni sono state fatte alle 22:30 CET (central europen time) e che il materiale è tantissimo.I giornali di oggi sono stati tagliati fuori dalla pubblicazione di tantissime cose. Nei prossimi giorni si continuerà a buttar fuori i contenuti di questo interminabile database.Dire che le rivelazioni di Wikileaks sono "banali" vuol dire analizzare i contenuti con gli occhi della "periferia"! Siamo come la casalinga delle case popolari che sfoglia il Financial Times e riesce a trovare interessante solo il trafiletto con le previsioni meteo! In questo ipotetico Financial Times/Wikileaks le notizie che riguardano l'Italia sono appunto come le previsioni meteo, la guida Tv, le informazioni sul traffico o i necrologi! Gli articoli di testata sono quelli che riguardano la Cina, l'Iran, etc.

3) Le rivelazioni gossipiane sul nostro premier sembrano mastodontiche ovvietà ma bisogna ricordare che tramite questi documenti le "ovvietà" sono di colto trasformate in "ufficialità" che hanno un ben altro valore e peso politico! Queste ufficialità disintegrano il sogno mediatico del G8 aquilano e senza appello: qui nessun media nazionale può avere l'ardore di ribattere ... fine, punto!

4) Parlando di Wikileaks e di Julian Assange bisogna dire che non sono nati ieri! E' da tempo leggevo con interesse dei progetti di Assange circa la lotta a scoperchiare i silenzi creati dalla moderna strategia mediatica dei governi, dalla morte del giornalismo serio di inchiesta. In verità ero molto dubbioso che riuscisse a combinare qualcosa ma la pubblicazione del database di documenti sulla guerra in Iraq/Afganistan mi ha fatto ricredere di tutto. Quel database ti trasporta nella realtà di quello che è davvero avvenuto ed aiuta a completare il puzzle di una situazione di cui tanto già si era intuito. Quindi la mia visione di questo nuovo "progetto" di Assage non può prescindere da considerare quello che Wikileaks ha già realizzato in passato anche se in forma meno pubblicizzata.

5) Una rivelazione importante è stata fatta anche in merito al nostro paese ed è il progetto della creazione di "Southstream" che è un'enorme progetto economico da realizzarsi entro il 2015. Questo è passato in secondo piano rispetto ai festini ma è un tema di economia importantissimo e ben presente nell'agenda della diplomazia americana. Se infatti l'Italia è politicamente"periferia", l'ENI è una multinazionale "vera" che conta e pesa nel settore energetico. Non sembra centrare più tanto con il nostro paese in quanto agisce prevalentemente al di fuori. Tralasciando ogni giudizio sull'ENI si deve ammettere che almeno mantiene l'Italia sulla mappa economica del mondo.

Leggiamo e contempliamo

Ecco finalmente che il materiale è finito di arrivare ai 5 giornali che ripeto sono:

NEW YORK TIMESDER SPIEGELEL PAISLE MONDEGUARDIAN.

Molto bello e fuzionale è il database a mappamondo fatto dal Guardian che vi consiglio di consultare.

I file trafugati sono esattamente  251,287  da 250 ambasciate e consolati USA dispersi nel mondo. I file sono tuttavia appena 1,6 GB di dati di testo, ampiamente sulla portata di una pennina USB o di un DVD. Ed è appunto con un finto disco di Lady Gaga che secondo i militari il principale sospettato avrebbe agito. Bradley Manning, 22 anni, soldato semplice ed analista informatico, da 7 mesi è confinato in isolamento e affronterà la corte marziale il prossimo anno. Secondo la cronologia di una chat, contenente una conversazione che Manning avrebbe avuto con un hacker, l’ex militare avrebbe dichiarato quanto segue: 

“Entrerei con un cd riscrivibile contenente musica con l’etichetta recante il nome “Lady Gaga”…ne cancellerei il contenuto musicale…e poi scriverei al suo posto uno split-file compresso. Nessuno sospetterebbe nulla…Ascolterei seguendo con il labiale la canzone “Telephone” di Lady Gaga e al tempo stesso potrei filtrare sul mio disco i dati riguardanti quella che è forse la più grande fuga di notizie nella storia americana”

Questo sarebbe stato possibile per lui dato che, come dichiara, aveva “un accesso straordinario alle reti classificate 14 ore al giorno, 7 giorni alla settimana per più di 8 mesi”. Sempre dalle chatlogs, emergerebbe che Manning avrebbe successivamente caricato tutto il materiale su Wikileaks, gli “attivisti della libertà di informazione”, come usano chiamarsi loro stessi. Assange e il suo gruppo, però, hanno optato per la pubblicazione non immediata, bensì “ritardata” di questi files esplosivi, preferendo occuparsi prima della pubblicazione di altro materiale scottante, ovvero i “diari di guerra” in Iraq lo scorso Ottobre, proprio per creare maggiore “tensione” ed attesa. Manning conclude, sempre via chat: “L’informazione dovrebbe essere libera. Appartiene al dominio pubblico”. Lo stesso giornale The Guardian, avrebbe ricevuto tramite un reporter, tempo fa, il contenuto dei 251,287 archivi pubblicati solo oggi da Wikileaks in una memoria USB, piccola ed innoqua all’apparenza, ma micidiale nel contenuto: 1.6 gigabytes di file testuali in grado di far passare brutti grattacapo a tanti governi! 

Questi fatti sono impressionanti! Io spero veramente che la storia di Manning sia veritiera, è un'avventura bellissima!

Il prossimo libro che comprerò

Non l'ho naturalmente ancora letto ma mi permetto di consigliarlo già da ora a tutti i miei amici.




Nando dalla Chiesa

LA CONVERGENZA  

MAFIA E POLITICA
NELLA SECONDA REPUBBLICA


304 pagine 
 € 17,50 



Se la mafia favorisce i cretini, l'antidoto sono gli uomini retti

 ''A chi fa il suo dover''. "Recita così la dedica dell’ultimo libro di Nando Dalla Chiesa, dal titolo “La convergenza. Mafia e politica nella Seconda Repubblica” pubblicato dalla Melampo editore e in uscita oggi, venerdì 26 novembre. “Se ognuno di noi facesse il proprio dovere al meglio, la mafia sarebbe debellata – spiega l’autore, che raggiungiamo telefonicamente per commentare l’uscita del volume -. Invece troppo spesso accade che chi compie il proprio dovere scrupolosamente venga additato come ereticointruso: è allontanato dai propri incarichi, delegittimato, isolato, fino ad arrivare all’eliminazione fisica”. Come è avvenuto anche per il generale dei Carabinieri e prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, padre di Nando (e di Rita e Simona), ucciso la sera del 3 settembre 1982 insieme alla moglie e all’agente di scorta. “Sono fermamente convinto che la mafia sia riuscita a infiltrarsi ad ogni livello: sociale, politico, istituzionale; è presente nelle perizie dei colletti bianchi, siano essi architetti, avvocati o medici; sta nella disponibilità di quei sindaci che negavano la presenza delle mafie al Nord e che adesso si trovano con l’acqua alla gola, perché devono giustificare la cavalcata della ‘ndrangheta sui propri territori”.

“Convergenza” è il termine in cui si racchiude il focus del libro, utilizzato per la prima volta, nell’ambito dell’analisi giudiziaria del fenomeno mafioso, in occasione del maxiprocesso aperto il 10 febbraio 1986. Il volume presenta l’analisi e il racconto di come la mafia e la politica, negli ultimi venti anni, siano andate nella stessa direzione, in maniera bipartisan. Con una destra che “fa alla mafia il regalo più grande, la dissoluzione del senso dello Stato, mentre la sinistra fa le leggi che servono alla mafia”. Nando Dalla Chiesa scrive che “una società che abbia, nei vari livelli, delle buone riserve di cretini, è funzionale ai disegni delle organizzazioni malavitose”. Cretino quale sinonimo di idiota: uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica, secondo l’etimologia greca della parola e riferito a un contesto considerato terreno fertile per l’insediamento mafioso. “A tal proposito – sottolinea l’autore – è bene ricordare l’insegnamento di Falcone, il quale raccontava che Frank Coppola, alla domanda posta da un collega magistrato su cosa fosse la mafia, rispose con un esempio: tre magistrati vorrebbero diventare procuratore della Repubblica. Uno è molto intelligente, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia”.

In maniera attenta e critica, il libro analizza come la malapolitica abbia spianato la strada a mafia, camorra e ‘ndrangheta. Illuminanti gli schemi di approfondimento all’interno dei vari capitoli (come quello che contrappone i requisiti di forza della mafia agli spazi dell’antimafia nel sistema delle influenze), i focus sulle diverse tipologie di convergenze (giudiziarie, mentali, giornalistiche, semantiche, filosofiche, padane, istituzionali, retoriche, divergenti), i suggerimenti bibliografici, gli estratti di sentenze del maxiprocesso o di relazioni della Commissione Parlamentare Antimafia. “La convergenza. Mafia e politica nella Seconda Repubblica” è un libro che aiuta a ricordare gli eventi dell’ultimo ventennio (ma non solo), a meglio comprenderli: per chi li ha vissuti, per chi era giovane e quindi non aveva gli strumenti, la cognizione di causa per decodificarli, per i ragazzi di oggi affinché siano più consapevoli della società in cui vivono. Con un decalogo finale dell’antimafia che Nando Dalla Chiesa, presidente onorario dell’associazione “Libera” e presidente della scuola di formazione politica dedicata alla figura del magistrato Antonino Caponnetto, declina rivolgendosi ai cittadini, ricordando che bisogna formarsi sulla mafia, informarsi e diffondere l’informazione, coltivare la sensibilità civile, controllare la legalità, usare al meglio il proprio voto, non agendo mai da soli ma appoggiando chi lotta per non lasciarli soli. “E’ il lavoro ben fatto – conclude l’autore –  dell’impiegato pubblico come dell’insegnante, dell’imprenditore, del sindacalista, del dirigente di banca, dell’architetto come del giudice, dell’edicolante e dell’ortolano, che dà la trama della società inospitale alla mafia. Il fare bene il proprio dovere è il più efficace anticorpo, la mina silenziosa che si può mettere sotto l’edificio delle convergenze”.

26.11.10 - Marika Demaria - Narcomafie

Eccoli .....arrivano!

Il site è completamente out ma le redazioni di New York Times, Guardian, Le Monde, El Pais e Der Spiegel ne hanno fatto incetta. Domani leggeremo, intanto questa è la distribuzione dei dati fatta dal Guadian:






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NB - Tutto questo mi fa decisamente saltare alla mente il brutto film "Johnny Mnemonic" ispirato all'omonimo racconto di William Gibson, autore dello straordinario ""Neuromante" . E' soprattutto quel finale con la diffusione tramite internet ( che all'epoca della pubblicazione ancora non esisteva!) di un'enorme quantità di dati tenuti segreti utili al benessere dell'intero mondo! Gibson ambientava il tutto nel 2020 .... ohh, ci stiamo arrivando davvero! Comunque ho scoperto il Cyberpunk quando oramai non lo leggeva più nessuno ed alcune volte mi sento impressionato da come quegli autori degli anni '70-'80 avessero intuito alcune cose del loro futuro che è il nostro presente. Peccato la produzione di tanti brutte pellicole ispirate a quei libri.

Sunday, November 28 2010

Non ho ancora finito di ridere che lo posto!


Bravi questi ragazzi, il video è ironico, surreale! Peccato che, per chi non ha senso dell'umorismo, hanno dovuto aggiungere quest'avvertenza:

di GIANCARLO FONTANA e GIUSEPPE G. STASI

AVVERTENZA:

Benché dopo appena 30 secondi diventi palese, gli autori assicurano che questo cortometraggio è dall'inizio alla fine una commedia surreale e che, come tale, non va preso sul serio.

Insistere - com'è consuetudine delle forze politiche della II Repubblica - sul fatto che opere simili possano essere potenzialmente incendiarie e provocatorie, significa fraintendere le intenzioni ed emettere un giudizio inopportuno.

Pertanto, prima che pensiate che quanto vedrete possa nuocere a qualcuno o che addirittura infonda odio bolscevico, rammentate che il Paese in cui viviamo appartiene in egual misura ai santi e ai buffoni, e che questo brevissimo film, al di là dei suoi contenuti deliberatamente fittizi, conserva nella forma la sincerità dirompente della satira e della parodia, le uniche speranze di un popolo malandato come il nostro.

Tenetevi liberi alle 22:30 di stasera

Che cosa è Wikileaks lo trovate qua e tenete sempre a mente in futuro l'URL di questo sito wikileaks.org che qui si preannuncia di vederne delle belle! Veramente belle! Peccato che dalle 17:36 il sito sia sotto attacco dei pirati informatici. Per ora è ancora out ma vi consiglio di fare una controllatina verso le 22:30.

Tenete pure d'occhio http://owni.eu con cui Wikileaks ha concordato di condividere le informazioni. Guardandoci indietro troviamo un decennio inquietante e misterioso in cui anche i governi italiano hanno fatto la loro parte. Nelle nostre "cose" interne la verità non viene fuori neppure dopo 50 anni, all'estero sono messi meglio di noi in questo ...... sarà che questa volta, grazie  ai dossier esteri, riusciamo a penetrare finalmente qualche nostro mistero? Io spero ci sia roba più corposa di questa qui in cui oramai non vi è alcun interesse.

Perché è giusto porre critiche serie a Roberto Saviano e perché Roberto sta assolvendo bene al suo ruolo

Non mi piace ri-propinare cose già pubblicati in altri blog preferendo di gran lunga i contenuti "originali" ma in questo caso non posso sinceramente esimermi dal pubblicare questa lettera aperta dell'oncologa Patrizia Gentilini al blog di Beppe Grillo. Patrizia Gentilini appartiene all' Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia che non conoscevo e che ritengo veramente meritoria e degna di interesse.

Ricevo e pubblico una lettera dell’oncologa Patrizia Gentilini sulle affermazioni fatte da Roberto Saviano nella trasmissione: “Vieni via con me” sulla camorra e i rifiuti.

“Caro Beppe
,
la questione dei rifiuti in Campania è troppo importante perchè si possa permettere che vengano date informazioni distorte o comunque non rappresentative della realtà dei fatti. Per questo ti chiedo ospitalità nella speranza che questa mia arrivi all’attenzione di Roberto Saviano – che certamente stimo per tante sue testimonianze – ma che proprio per questo e per il ruolo che ha assunto, non può permettersi “scivoloni” di sorta. Affermare, come Saviano ha fatto in TV con 10 milioni di persone che lo vedono e scrivere su Repubblica (altri 2 milioni circa) che è la camorra colpevole del disastro dei rifiuti urbani in Campania è affermare una cosa non vera: nel processo in corso contro Bassolino e vertici di Impregilo&Fibe non vi sono imputati per reati “di camorra“, ma per truffa e falso.
Qui le responsabilità non sono della camorra, ma della politica e se si assolvono gli amministratori e i politici che hanno combinato questo disastro si fa un favore lla camorra perchè la camorra si combatte asciugando l’acqua in cui nuota! Ed è bene sapere che le difficoltà a gestire nel modo giusto i rifiuti (raccolta domiciliare, centri di compostaggio e di riciclo) non vengono tanto dalla camorra quanto piuttosto da un intreccio perverso tra grandi interessie politica, senza distinzione di parte, ne sappiamo ben qualcosa anche noi cittadini di una regione “rossa” quale l’Emilia Romagna…( aggiunto dall’utore , non inserito in lettera uff  Cesena)
Di certo poi Saviano non è aggiornato e non sa che non sono solo alcuni sparuti studiosi ad esprimere dubbi sulla innocuità degli inceneritori, ma intere associazioni scientifiche ed Ordini di Medici (come quello dell’ Emilia Romagna o della Francia). Chi volesse farsi anche solo una idea del problema può leggere quanto pubblicato sul Sole 24 ore Sanità da parte del collega Pietro Carideo, od ancora la lettera aperta di noi medici ai cittadini di Parma, o le dichiarazioni fatte dall’oncologo francese , D. Belpomme, Presidente di ARTAC. E se ancora non bastasse riporto le parole del Prof. David Kriebel del Dipartimento Salute ed Ambiente del Massachussets che ha commentato un recentissimo studio – pubblicato sulla rivista Occup Environ Med – condotto da ricercatori dell’Università di Lione in un’area in cui sono attivi 21 inceneritori (studio che ha evidenziato su 304 neonati affetti da gravi malformazioni all’apparto genitale rischi statisticamente significativi -fino a quasi sei volte l’atteso – correlati all’esposizione alle diossine emesse dagli inceneritori).
Queste le parole del Prof Kriebel: “Lo studio.. suscita serie preoccupazioni in relazione ai rischi per la salute dovuti alle emissioni di impianti urbani di incenerimento dei rifiuti. Questo dato, combinato con l’evidenza di altri effetti negativi di questa tecnologia, dovrebbe essere di per sé determinante nella scelta della gestione dei rifiuti. Infatti, oltre ad essere molto pericolosi per la salute, tali impianti infatti:
1) provocano la produzione di ceneri pesanti e scorie tossiche comunque da smaltire
2) contribuiscono al riscaldamento globale
3) impediscono la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, poiché una volta che questi impianti costosissimi sono stati costruiti , i gestori vogliono avere garantita una sorgente continua di rifiuti per alimentarli
“.
Ripeto, non pretendo certo che Saviano sappia tutto di rifiuti , ma spero si renda conto che con il suo intervento – certamente suo malgrado – è stato funzionale alla promozione del “ciclo integrato“, ovvero quello che prevede un’importante quota di rifiuti da incenerire e l’utilizzo successivo delleceneri residue…. nel cemento!
Oggi – fortunatamente – è possibile il recupero pressochè totale della materia (compreso frazioni fino ad ora difficilmente gestibili come pannoloni/pannolini): non si sprecano risorse, si crea occupazione e soprattutto si salvaguarda salute ed ambiente. O vogliamo forse perpetuare la diabolica spirale della distruzione di materiali preziosi, della cementificazione del territorio, dell‘immissione di veleni di ogni tipo con danni gravissimi alla salute e all’ambiente?”

PatriziaGentilini



Le critiche di Patrizia Gentilini sono concrete e mettono in luce dei reali limiti nel monologo di Roberto. Saviano è uno scrittore, non dimentichiamolo, il suo ragionare e procedere è quello proprio della letteratura "impegnata" che è ben altra cosa dal "giornalismo d'inchiesta" che purtroppo sembra quasi essersi estinto in questo paese (per lo meno sui grossi media!). L'estinzione di quest'ultimo porta la reazione d'animo del letterato che, legato alla migliore tradizione italiana del realismo, si sente inesorabilmente spinto a raccontare il mondo che lo circonda e che percepisce attraverso il filtro della sua sensibilità artistica. Fa le veci del giornalismo ma non è un giornalista, manca della "oggettività" e "scientificità" del linguaggio giornalistico (che spesso e volentieri latitano tra gli stessi giornalisti!). Chi ha letto la saggistica di Pasolini non può non trovarvi un eco nell'opera di Saviano e di tanti altri autori di questi tempi. E come diceva Pasolini nel suo famoso scritto "io so .... ma non ho le prove e neppure indizi", il ruolo dell'intellettuale, dello scrittore o del poeta è quello di aprire le coscienze incarcerate dai meccanismi dell'interesse o dalla morsa della paura! E' colui che deve risvegliare queste coscienze della gente comune, dei giornalisti, dei politici.... di tutti affinché certi temi "difficili" siano "scoperchiati" ed analizzati. Non c'è peggior sordo di colui che non vuole sentire!!! Quanti ottime inchieste sono state pubblicate sui rifiuti Campani? Lavori mirabili di analisi del problema, di giornalismo oggettivo e "scientifico" ..... sono purtroppo rimasti nelle librerie, non hanno passato lo schermo della Tv o l'inchiostro delle ventesime pagine dei giornali .... perché? Non vi era la sensibilità per voler analizzare, soffermarsi, fare proprie quelle verità scomode, brutte, ansiogene, faticose a digerirsi.... Saviano scardina questi meccanismi, questo è il suo ruolo e questo egli sta facendo mirabilmente! Poi lo possiamo criticare perché non è giornalisticamente accurato nelle sue descrizioni ...... perché populisticamente parla alle masse televisive facendo schizzare gli share televisivi... etc. Che male c'è? Io oggi ho conosciuto il parere è l'opera di un'associazione come l'ISDE di cui non ipotizzavo neppure l'esistenza. Da martedì mattina tutti quelli che vogliono chiarire il discorso sui rifiuti campani, come stanno precisamente i fatti, trovano spazio sui giornali e, soprattutto, la sensibilità d'animo nei lettori per adsorbire queste verità! Saviano ha assolto alla sua funzione, ora tocca ai giornalisti assolvere alla loro, alla gente la loro, etc .....

L'ultima cosa che vorrei dire è che se Saviano è stato sicuramente superficiale ed inaccurato nella descrizione della situazione del "disastro dei rifiuti urbani in Campania", egli è stato invece molto accurato nel descrivere l' infamia dei rifiuti speciali in Campania! Io lo capisco, chi ci è cresciuto dentro lo capisce . Ti fa esplodere qualcosa dentro l'evidenza quotidiana di essere sistematicamente avvelenati ....... di essere la nuova Somalia ...... che c'è una parte d'italiani che considera merda un'altra parte d'italiani e che di quest'ultimo gruppo faccio parte io! Soffro maledettamente stretto tra la vergogna e l'indignazione quando sgorgano in me questi pensieri, quindi capisco come possa sentirsi ferito chi come Roberto mostra una tale viva sensibilità poetica. Quindi l'infamia dei rifiuti speciali rimane un macigno nei nostri animi da porre al centro di ogni discorso sulla nostra terra! Questa è la mia spiegazione dello "sbilanciamento" verso i rifiuti speciali, la camorra e l'imprenditoria di Roberto Saviano.

Perché un pollo attraversa la strada....

Il premier britannico David Cameron ha raccontato molto divertito l'aneddoto che un interprete del G20 di Seoul si sarebbe rifiutato di tradurre una barzelletta di Silvio Berlusconi perché “troppo volgare”. Come resistere alla curiosità di sapere che diamine di barzelletta era? Il Post l'ha individuata come "perché un pollo attraversa la strada", vecchia storiella famosissima nel mondo anglosassone vecchia più di 150 anni. La tendenza alla gaffe di Berlusconi ha prodotto storielle ben più spassose di quella del pollo, dopo il G8 aquilano il "Telegraph" ha pubblicato quest'articolo tradotto in italiano da Italia Dall'Estero"G8: Silvio Berlusconi has offended nearly every G8 leader" . Com'era diversa la visione che noi ne avevamo dai nostri media! Poi ti spieghi perché il più grosso bookmaker irlandese Puddypower dopo l'Aquila introdusse questo nuovo tipo di quote che mi hanno fatto veramente sorridere e rabbrividire allo stesso momento:

“Berlusconi is the consummate showman and one of the most colourful politicians on the world stage.  Given his extraordinary track record for ruffling feathers we’re sure it’s only a matter a time before he lands himself in hot water again”

Who will Berlusconi insult next?

3/1      Angela Merkel
7/2      Muammar al-Gaddafi
4/1      Gordon Brown
5/1      Nicolas Sarkozy
6/1      Mahmoud Ahmadinejad
7/1      The Pope
8/1      Kim Jong-il
14/1    Dmitry Medvedev
18/1    Hu Jintao
18/1    The Queen 
25/1    Kevin Rudd
33/1    Stephen Harper
20/1    Brian Cowen

Fonte

Oramai le scommesse sono chiuse in questo ambito ma altre Puddypower ne ha quotate sulla sopravvivenza del governo fino ad aprile. le quote erano queste ai primi di novembre:

Berlusconi to be italian Prime Minister on April 1st, 2011

8/11 No

1/1 Yes

Italian General Election to be called before April 1st, 2011

7/4 Yes

2/5 No

All prices remain subject to fluctuation.


Non male..... ma dovrei controllare le quote aggiornate ad oggi che non sono disponibili online! Che dite, sono aumentate o scese? Mi conviene affrettarmi a piazzare la puntata!

Saturday, November 27 2010

Informazione

Non voglio sembrare come Grillo iperentusiasta della "nuova" informazione e del nuovo modo di comunicare dei blog, ha anche esso i suoi limiti e pericoli .... non esistono mondi perfetti! Certo che quando vedi certe cose sui giornali e la Tv.... ti viene voglia di dire: "ma io mi butto sul web!"

Giusto per addurre un ultimo,piccolo, recente, squallido esempio:

Il direttore del Tg1 Minzolini è stato beccato dai blogger per aver approvato un servizio di Alessandra Di Tommaso, "...... in cui, insieme alle proteste degli studenti che hanno manifestato davanti al Senato, sono state montate immagini di repertorio e relative alla manifestazione del 7 luglio a Roma degli aquilani, in cui sono di maggior impatto visivo gli scontri avvenuti. Chi ha memoria, ricorderà che questa manifestazione fu caratterizzata dalle manganellate ad alcuni aquilani ......", come è stato riportato da Agoravox ed in seguito ripreso dal Corriere della Sera .

Qui il video del TG1 del 24 novembre e il confronto con il video della manifestazione del 7 luglio degli aquilani

Mi ha anche molto colpito questo video di un mese fa in cui, presso la discarica di Terzigno, la gente interviene contro un giornalista RAI che viene accusato di "aggiustare" il servizio in modo da rappresentare i manifestanti in un modo "difforme" dalla realtà.

Quello che oramai da parecchio tempo è divenuto lapalissiano è che un italiano, per assicurarsi un contenuto informativo che rispetta i canoni della serietà e del buon giornalismo, deve evitare molti Tg, talune trasmissione di approfondimento e alcune testate giornalistiche. I livelli di mistificazione vanno dall'aggiunta di "sfumature" che mettono in miglior o in peggior luce alcuni fatti, al "falsetto" (come nel canto!), al "falso conclamato", alla "mistificazione sistematica aziendalizzata" per terminare nella "macchina del fango".

Mi è stato obiettato che tutto questo aspetto mistificatorio è un elemento purtroppo connaturato al giornalismo. E' un elemento che deriva dalla soggettività del raccontare, dalla impossibilità di cancellare l'elemento soggettivo di chi scrive o descrive dal contenuto informativo che si vorrebbe strettamente aderente ad un'oggettività che è solo un'idea astratta. 

Questa visione, seppur condivisibile ed affascinante concettualmente, a me sembra solo un filosofeggiare che porta al risultato unico di banalizzare un problema gravissimo. Non per niente è stata la foglia di fico dei media cacciata fuori ogni qual volta sono stati messi al muro per un evidente falso. Da una parte mi vedo gente che con ammirabile sensibilità filosofeggia di concetti e di mondi idealizzati, dall'altro vedo il negozium mediatico di tutti i giorni, il losco mercimonio del mondo reale, l'arte della mistificazione che si appoggia alle tecniche della pubblicità (appunto come dicevo ....  tecniche mercantili! A tale proposito ho trovato interessante, sebbene se non concordi completamente, queste "dieci regole della manipolazione mediatica" ).

Troppi intellettuali italiani si sentono come i filosofi della "Scuola di Atene" di Raffaello, che non vogliono sporcarsi la bella veste candida scendendo nelle vie infangate del mercato del Pireo. Chi gioca sporco è proprio questa figura di intellettuale che vuole.... ho provato sempre una rabbia incredibile nel sentirli parlare in Tv (e li invitano in continuazione!). Forse tra anni (se e quando tante storture saranno risolte) mi piacerà anche starli a sentire filosofeggiare, ora servirebbe un po più di John Dewey e un po meno Plotino! "Mentre a Costantinopoli si discorreva del sesso degli Angeli i turchi conquistavano la città", ecco... descrive bene quello che provo!

Chi pensa che il servizio del Tg1, di cui sopra, sia stato taroccato in tale modo in quanto espressione della soggettività dell'animo del redattore .... mi posti un commento che ne parliamo!

Le liste di Maroni

Volevo rileggere la lista di Maroni fatta a Vieni via con me ma mi sono imbattuto online in tante altre liste che i blogger e alcuni giornalisti avevano suggerito al ministro per il suo intervento.

Ne riporto qui solo tre scelte tra quelle dai contenuti più significativi:

1) la spassosissima vignetta "dellutiana" di Makkox ;

2) la lista "leghista" di Metilparaben ;

3) la lista di Claudia Fusani "governativa"dell'Unità ;

4) la lista di "borgheziana" di Simone Bartali.

Effettivamente, se controllate la lista definitiva di Maroni vedrete come ha preso spunto. Se ascoltate bene bene sotto le parole farfugliate, se ascoltate la registrazione del discorso al rovescio, esso contiene una traccia nascota di tutto ciò che gli era stato suggerito.

Friday, November 26 2010

La mia critica all'articolo di Luigi

Ho avuto modo di leggere quest'articolo su Agoravox (sito che io adoro!). E' di Luigi che si definisce "non simpatizzante leghista". Mi sono trovato a scrivere di getto questa risposta e si sono fatte le due di notte 'o mamma!

Carissimo Luigi, mi dispiace ma non è il monologo di Saviano ma il tuo articolo a non convincermi fino in fondo. Vorrei qui esporti i passaggi che trovo non convincenti ed esporti le mie ragioni:

 1) Tu dici: << Quando Saviano dice che le discariche della Campania sono piene di immondizia che arriva dal Nord Italia, rischia nuovamente di scivolare sulla buccia di banana della contrapposizione fra un Nord cattivo ed approfittatore ed un Sud buono e vittima. Fornisce così ancora una volta un assist, di cui francamente dubito vi fosse bisogno, alla Lega che potrà agevolmente farne un uso strumentale al suo tornaconto elettorale, gridando al meridionalismo piagnone e vittimistico che, incapace di assumersi le proprie responsabilità, pretende di addebitare le cause del proprio degrado ad altri, al Nord nella fattispecie. >>. Allora non denunciamo l’ignominia commessa da (ahimè) una larga parte dell’imprenditoria settentrionale contro le popolazioni meridionali con la complicità delle mafie! E’ perché? Per non offrire assist alla Lega o scivolare su bucce di banana? Mettiamo tutti questi crimini nel silenzio per non sembrare i soliti meridionali piagnosi! Magari anche gli ebrei era meglio se stavano zitti sui campi di concentramento per non mettere troppo in brutta luce i nazisti!

 2) Tu dici: << Lo stesso dicasi, ed ecco il secondo però, a riguardo della provenienza dei rifiuti napoletani. Un conto è dire che parte dei rifiuti “napoletani" destinati alle discariche possa essere di provenienza esterna, altro è sostenere apoditticamente che “le discariche di Napoli si riempiono perché sono piene di rifiuti del Nord Italia, la Campania è da anni la pattumiera del Nord Italia e di parte dell’Europa, ecco perché si riempiono così facilmente". Ora, è esercizio fin troppo semplice replicare che lo spettacolo indegno per l’Italia e per Napoli delle enormi quantità di rifiuti giacenti nelle strade, nelle piazze, nei vicoli di quella città sono, senza ombra alcuna di dubbio, di produzione locale>>. E’ ben noto che i rifiuti "alieni" alla realtà campana (che ha peraltro subito ultimamente un processo di desertificazione industriale, se ti interessa) sono milioni di tonnellate. Pensa solo al milione di tonnelate dei rifiuti di Marghera riversati nella discarica di Pianura. Una discarica si riempie fino a tracimare quando si parla di milioni di tonnellate di rifiuti! Poi se ne devono fare delle altre nuove. Siccome lo stato (e la dura esperienza) non da nessuna garanzia che il riversamento dei rifiuti tossici non continui, la gente si ribella...... oggi può fermare lo stato che costruisce le discariche con la protesta! Domani i camion della camorra non li ferma nessuno! Capito perché i rifiuti "locali" rimangono in terra?

 3) Tu dici: << Non dimentichiamo, poi, che la Campania, fino al recente passato e per parecchio tempo, ha “esportato" i propri rifiuti sia all’estero (Germania, con costi notevolissimi per l’intera comunità nazionale) che in Italia quando, nel 2008, ebbe l’aiuto solidale di diverse regioni come la Lombardia. Insomma, una sorta di perverso import/export d’immondizia che ha mortificato e mortifica da anni la Campania >>. I rifiuti "esportati" sono stati quelli dell’ emergenza rifiuti “elettorale" del 2008. Il prezzo pagato fu alto, i risultati scarsi..... in quanto la maggior parte dei rifiuti sono finiti 1) in ecoballe che formano piramidi nelle campagne di Giugliano; 2) negli inceneritori, dove, per decreto, quello che è non combustibile e tossico nel resto di Italia in campania diveniva legale. La vera solidarietà della Lombardia mi piacerebbe vederla nell’aiuto ad eliminare piano piano dalle discariche e dalle campagne campane anni e anni di rifiuti tossici che il loro mondo economico industriale ha prodotto e poi ha così generosamente regalato ai campani.

 4) Tu dici: << E’ senz’altro vero, sulla base di numerose inchieste giornalistiche e giudiziarie, che la Campania sia o sia stata ricettacolo di rifiuti speciali o tossici di provenienza allogena, non necessariamente esclusivamente dal Nord Italia. Come è altrettanto vero che se questo è avvenuto, è perché la camorra ne ha fatto un business>>. Ed è pure altrettanto vero che se questo è avvenuto è perché c’è stato una "domanda" dei servigi della camorra. Nel business c’è la domanda e l’offerta. Allora criminalizziamo solo quelli che offrono i bambini ai pedofili e non i pedofili stessi per il motivo che loro non hanno fatto un business della loro perversione.

Tu ancora continui: << Ma dubito che tutto questo possa essere spiegato, sostenendo semplicisticamente che: Per un’azienda la voce "smaltimento rifiuti tossici" è pesante, nessuno vuole pagare 62 centesimi al chilo, la camorra per otto centesimi ti risolve tutto, la camorra li prende e ci guadagna due volte perché rivende i rifiuti tossici come fertilizzante>>. E’ quale è la spiegazione secondo te? Risparmiare 54 centesimi a kilo per milioni di tonnellate vuol dire milioni di euro risparmiati per una singola azienda, miliardi per un intero comparto industriale. Per te i soldi non contano? Camorristi ed industriali che pensano ai buoni sentimenti?

 5) Tu dici: << Beh, se così fosse, sarebbe altrettanto semplice pensare che questo meccanismo si potesse riprodurre altrove, che so, in Lombardia, in Emilia Romagna o in Val d’Aosta ........ In buona sostanza, se business are business, se è un problema di vile denaro, se “l’appalto" alla camorra del “trattamento" dei rifiuti tossici nasce da una mera esigenza di contenimento del costo di quel servizio, per quale motivo non ha potuto allignare altrove con le dimensioni che il fenomeno ha assunto in Campania? La risposta e non la domanda, in tal caso, sorge spontanea: forse perché la Campania ha una sua specificità, una sua peculiare storia di malaffare e di malgoverno fatti sistema >>. Prima i rifiuti tossici si portavano in Africa, poi hanno deciso di economizzare e sversarli in campania.Tu banalizzi la situazione di un territorio dove è frequente riscontrare che il sentire della gente è che lo stato ad un certo punto ha deciso di fare dietrofront ed arrendersi….. abbandonarli! Conosci il motto "Libertè, egalitè fraternitè"? Quando un fratello sta male lo si aiuta..... non ci si approfitta del momento in cui è debole per sfruttarlo! Vorresti dare la colpa ai campani se non hanno avuto la forza di non permettere ai gruppi industriali del nord e del resto d’Europa di arricchirsi sulla loro pelle avvelenandoli con i loro rifiuti tossici? Cos’é, la legge del più forte a cui è concesso sfruttare il più debole? Allora è colpa della prostituta se si fa gettare sul marciapiede dal suo sfruttatore .... perché? Non ha la forza di difendersi!

 6) Tu dici: << Ecco, quello che, a mio avviso, spiace dovere constatare è che in tutta l’allocuzione di Saviano non vi sia stato un solo accenno a quella società civile campana alla quale chiedere un moto di reazione che non fosse costituito unicamente da manifestazioni e disordini di piazza, ma che fosse propositivo di soluzioni che sono possibili se solo lo si voglia. Può darsi che la gente, intesa nella sua indistinta definizione, non abbia colpa, come dice Saviano. Ma qui lo scrittore napoletano non finisce di convincere perché omette di rivolgere un appello a quella gente per sollecitarne uno scatto d’orgoglio, per risvegliare quel senso civico forse smarrito in certuni ma, c’è da augurarsi, non perduto definitivamente e che è alla base di qualunque rinascimento politico e morale. Per parafrasare J.F.Kennedy e dirla alla maniera degli auspici di Fabio Fazio: che non ci si limiti a chiedere cosa il mio Paese può fare per me, ma cosa io posso fare per il mio Paese >>. Quella società civile che tu citi (che si trova ad affrontare spesso gente che spara, tanto per mettere i puntini sulle i!) ha provato in tutti i modi a proporre proprie soluzioni. Ha ardentemente desiderato farsi ascoltare. Il problema era che le loro soluzioni non facevano guadagnare il sistema "campano" e "italiano". Se si avallavano le proposte della società civile campana non ci sarebbe stata più emergenza ne possibilità futura di sversare ancora prodotti tossici per continuare il business tanto remunerativo e sicuro. Quelle "manifestazioni e disordini di piazza" sono il frutto della disperazione della gente che vede l’esercito scortare le immondizie e militarizzare le discariche per preservare i futuri interessi della camorra e dell’imprenditoria. Poi è colpa loro se si incazzano, sono dei barbari, incivili, degli ignoranti se non sopportano di vedere gli organi dello stato agire con tanta veemenza per assicurare un futuro avvelenato a loro e ai loro figli (se non nipoti).Ti giuro che ci vuole grosso senso civico ed enorme scatto d’orgoglio per presidiare una discarica per mesi, nel silenzio o avversione della stampa ..... per resistere alle cariche notturne delle forze dell’ordine .... per affermare la propria dignità e diritto ad una vita sana per se ed i propri figli.

 Lascia a Veltroni le citazioni di Kennedy e ti invito a meditare sulle critiche che ti ho posto.

 Ciao

 Alessandro

Thursday, November 25 2010

Parentele trasversali ed acquisite!

Dopo aver involontariamente vissuto nell'ombra è arrivato il momento di rivelare la mia identità e di mettere le carte in  tavola: sono il nipote della sorella del commercialista del meccanico dell'autista della zia di Mubarak!

Ritengo di meritare quindi il rispetto dovuto e qualche privilegio. Le mie richieste sono morigerate:

1) vorrei che mi fossero tolte alcune multe per divieto di sosta ed eccesso di velocità in pretesto;

2) vorrei avere l'adesivo della presidenza del consiglio da apporre sul lunotto in modo da non prendere più multe;

3) vorrei un posto al Ministero degli Interni come addetto stampa al diritto di replica del ministro;

4) vorrei che sulle confezioni del Pocket Coffee sia aggiunta l'avvertenza: non mordere il cioccolato se la pralina non è completamente all'interno della bocca! La fuoriuscita di caffé liquido potrebbe danneggiare i vostri pantaloni chiari nuovi;

5) vorrei la casa di Fini a Montecarlo per andare a vedere il Gran Premio;

6) vorrei avere l'impunità per sversare rifiuti tossici di origine campana nelle campagne venete;

7) vorrei l' 8Xmille delle monetine gettate nella fontana di Trevi;

8) vorrei vietare per legge i matrimoni velina/calciatore;

9) vorrei che fosse ritrasmessa in Tv la Nonna del corsaro nero e la Freccia nera;

10)  vorrei la Sardegna (solo le province di Nuoro ed Oristano!).

Ora, non è per essere pessimista, ma potreste sbrigarvi nell'esaudire queste mie richieste? Se vi rivelo che sono anche il cognato della nuora dell'architetto che progetta le tende di Gheddafi fate prima con le mie richieste? Daiiii ....... una volta ho anche marinato la scuola con il fratellastro della nonna del dog-sitter della prima fidanzatina di Obama!

Ieri, oggi... e domani?

Emilio Fede deve avere veramente i bruciori di stomaco in questo periodo per la difficile situazione del governo e, visto i recenti sviluppi, non può neppure prendere un goccio di amaro digestivo! Tutto questo malessere sembra trovare sfogo in dichiarazioni come queste:

Ieri «Un popolo civile, quale noi siamo, dovrebbe menare questi studenti»

Oggi«Una societa’ civile dovrebbe chiudere facebook, che e’ una realtà delinquenziale all’origine di episodi drammatici»

Ben si sa che non c'è mai due senza tre. E chi se lo perde domani sera il Tg4! Non avrei mai pensato di poter diventare tanto entusiasta di Fede!

SVALVULATION - la Tv è di nuovo a valvole!

Domani compro la televisione, deciso! Si fanno troppi programmi interessanti sulla tv italiana. No, i film belli sono solo su SKY, ma ci sono tutte queste trasmissioni di approfondimento (Ballarò, L'infedele, "Effetto Domino", etc,) che hanno assunto un retrogusto così PULP! Sembra l'incrocio bastardo del Mondo di Quark, la Corrida ed un Reality Show con alla regia Quentin Tarantino! Finalmente si vede qualcosa che vale il prezzo di una tv, prima nulla... ora tutto insieme. Breve riassunto catodico dei scorsi 3 giorni realizzata da Wil :

  • Silvio Berlusconi, leader Pdl e Presidente del Consiglio, demolito dalla trasmissione "Vieni via con me" e dal racconto del dramma-rifiuti a Napoli, che ha spazzato via con poche e semplici parole anni di menzogne ed incapacità politiche.
  • Marcello Dell'Utri, Senatore Pdl, ospite da Gad Lerner, a "L'Infedele". Doppia la veste del braccio destro di Silvio Berlusconi: da un lato quella di pluri-indagato, è stato recentemente condannato anche in appello per Concorso Esterno in Associazione Mafiosa. Dall'altro quella di amante estasiato della figura di Benito Mussolini, nonché divulgatore convinto della clamorosa patacca chiamata "I diari del Duce". Una miscela niente male, non trovate?
  • Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione e Deputato Pdl, durante la trasmissione "Effetto Domino" di La7 ha spiegato ai telespettatori il complotto globale a cui è sottoposto da mesi l'esecutivo di centrodestra. Brunetta, oramai scomparso dal panorama mediatico e sempre più relegato a ruolo di macchietta, ha delineato congiure cosmiche come nemmeno un Cavaliere sotto effetto di metamfetamina avrebbe potuto mai fare.
  • Ignazio La Russa, Ministro della Difesa e Deputato Pdl, ospite nel programma di approfondimento "Tg3 Linea Notte", ha abbandonato lo studio dopo pochi minuti. Ha approfittato della prima velatissima critica per fuggire, così imbarazzato che l'imbarazzo si tagliava con un coltello. Così in difficoltà che così in difficoltà non l'avevamo visto mai, un duro come lui. Il suo compagno di banco Cirino Pomicino (Cirino Pomicino!) a confronto è sembrato un fenomeno della politica, un professionista credibile, attento ed autorevole (ripeto, Cirino Pomicino!). La Russa è scappato dopo pochi minuti, e con lui, il Pdl.
Poi ancora........
  • Roberto Maroni, L'intervento del ministro mi è sembrato quasi imbarazzante dopo il monologo di Saviano. Mi sono chiesto, ma in camerino avrà sentito il monologo che lo sta precedendo? Lameduck ne ha parlato brillantemente nel suo blog che vi invito a leggere.
  • Emilio Fede, viene a colluttazione con il produttore dell "Amaro medicinale Giuliani" per una questione che, secondo alcuni ben informati sarebbe legata ad una questione "non politica".

Cosa ci porterà domani? Sono quasi impaziente di vedere quanto durerà questa suprema "Svalvulation".

Wednesday, November 24 2010

Pirati della Malaysia? .... dei Caraibi? No, è la Somalia!

In Europa per parlare di pirateria bisogna tornare indietro fino a Salgari, anzi ben più indietro. In Germania si è appena aperto il primo processo per pirateria dall'anno 1624!! Alla sbarra sono 10 minorenni somali arrestati un anno fa dalla marina olandese nell'atto di sequestrare un cargo battente bandiera tedesca. Dopo l'estradizione in Germania si apre questo storico processo.

Mi ha interessato questa notizia in quanto non esiste nell'immaginario individuo più "brutto sporco e cattivo" del pirata! Quindi è tutto perfettamente in tono con l'animo di questo blog.

Avete visto il film di Ettore Scola Brutti, sporchi e cattivi ? Moravia recensì la pellicola sull'Espresso nel 1975 e la sua analisi è per me magistrale: 

"In questo Brutti, sporchi e cattivi si direbbe che Ettore Scola abbia voluto riprendere certi schemi del neorealismo. Ma non è così. Lo stile di Scola è diverso da quello di un De Sica almeno quanto i suoi poveri sono diversi da quelli del regista di Ladri di biciclette. Cosa è successo per provocare questa diversità fondamentale? C'è stato quello che Pier Paolo Pasolini chiamava il cambiamento antropologico del consumismo; e che noi, più modestamente, definiremmo la scomparsa della speranza di tempi migliori. A questi tempi migliori, non crede non soltanto Mazzatella che infatti si comporta come in una specie di negativa eternità: ma neppure il regista il cui sguardo è sempre alla ricerca di un effetto che colpisca piuttosto che di un tratto che commuova, testimonia un curioso ritorno del barocchismo irrealista, latente nell'arte italiana. In questo notevole film, l'insistenza sui particolari fisici laidi e ripugnanti potrebbe addirittura far parlare di un nuovo estetismo in accordo coi tempi, che viene ad aggiungersi ai tanti già defunti: quello del «brutto», dello «sporco» e del «cattivo». Comunque siamo in un clima piuttosto di contemplazione apatica che di intervento drammatico. Nino Manfredi ha creato con straordinaria misura e sottigliezza un personaggio memorabile".

Il cambiamento antropologico del consumismo, dai tempi di Pasolini, ha interessato non solo il nostro paese ma oramai l'intero globo, anche le ultime aree isolate del Borneo hanno ceduto alla spinta della "Globalizzazione". Pasolini prevedeva che il ragazzo di borgata romano, il classico sottoproletario del tempo, persi i valori tradizionali della sua cultura popolare ed abbracciati i nuovi concetti della sottocultura consumistica sarebbe stato inevitabilmente spinto indietro, ad uno stato di barbarie e violenza. Passava da uno stato di disagio ad uno di barbarie... diveniva brutto, sporco e cattivo! Un sottoprodotto, un rifiuto della società dei consumi da trattare adeguatamente con manganello, carcere e ghettizzazione. In pratica, se sul giovane di buona famiglia il nuovo dogma consumista aveva l'effetto di creare "il consumatore" , il giovane sottoproletario era schiacciato nell'impossibilità di poter consumare (e quindi essere nessuno) e veniva spinto inevitabilmente alla brutalità e alla violenza. Quanto erano vere queste parole! Visitando alcuni quartieri di Napoli vedo l'incarnazione della teoria nella realtà sociale di oggi.

Lo stesso vale, anche più esasperatamente, per i paesi del terzo e quarto mondo. Li è come se il 90% della popolazione si trovi nella condizione del sottoproletario pasoliniano. La Somalia ha poi una storia tanto amara e recente sulle sue spalle. Volendo ironizzare, possiamo dire che i somali si sono visti sottrarre persino gli introiti che derivavano dallo smaltimento dei rifiuti tossici, in quanto è risultato più economico sversarli direttamente in Campania, nuova pattumiera d'Italia e d'Europa. Poi  comprendiamo perché dei minorenni prendono un kalashnikov tra le mani ( è più facile reperire un mitra che un po di pane in certi luoghi!) e vanno ad assaltare navi piene di petrolio e prodotti tecnologici così avanzati da non essere neppure commercializzati in Africa.

Intanto torniamo indietro sociologicamente, oggi sono tornati i pirati dopo 400 anni... domani torneranno i Vandali o gli Unni? Quanto sopporteremo veder imbarbarire questo mondo per l'adesione ad un'idea di economia e società sempre meno consona al concetto di civiltà?

E' finita!

Ieri sera sul Post, il bel quotidiano online diretto da Luca Sofri, trovo la notizia dell'ennesimo intervento telefonico del presidente del consiglio nel corso della trasmissione Ballarò. E' interessante analizzare i due video inclusi nell'articolo per farsi un'idea propria dell'oggetto che sta alla base della diatriba. Il bello del web è questo: in pochi secondi puoi andare su Youtube e controllare in prima persona le dichiarazioni fatte, per esempio, in una conferenza stampa. E' per questo che il web è così odiato da tanti politici? Lo sputtanamento è troppo semplice a realizzarsi.

Stamane l'accaduto è riportato nei titoli principali di tutte le testate, da Il fatto quotidiano (naturalmente molto critico e ironico sull'accaduto) a Il giornale (alquanto "freddino" nella descrizione e nei commenti sull'accaduto, segno che già si comincia a pensare all'era "post-silviesca"?).

Ballarò sembra davvero la trasmissione preferita dal premier, sicuramente non gli manca il numero di telefono dello studio visto che ha chiamato tante tante volte! Giusto per fare un breve excursus degli ultimi 2 anni di interventi in diretta: 1  ;   2   ;  3 (in studio)  ;   4 .

Non ricordo in quale intervento, forse in nessuno di questi ma in uno precedente, sentivo a pelle, percepivo che Floris era come se tentava di stare in equilibrio sulla lama del coltello. Pensai allora che la dialettica degli interventi a Ballarò poteva essere un buon termometro della situazione di "salute" del premier e che la modifica in un certo senso di questa dialettica mi avrebbe avvisato quando saremmo stati prossimi alla fine. Nell'ultimo anno il termometro ha cominciato a segnalare febriciattola, poi febbre alta e ieri quello che avete visto! 

Lungi da me fare la morale a Floris o accusarlo di voltagabbanismo ( avrei, anzi, anche apprezzato il fatto di esser riuscito a mantenere un certo "stile" durante quest'era berlusconiana) soprattutto quando le schiere degli avvoltoi e voltagabbana si arricchiscono ogni giorno di qualche bel nuovo esemplare. Devo proprio comprare una Tv per vedere come si comporterà certa gente nella prossima campagna elettorale. Non è ironia, è sincera curiosità!

Per dare una rappresentazione visiva della situazione mi viene da pensare ad uno dei tanti documentari National Geographics sul Serengeti. A chilometri di distanza si vedono gruppi di avvoltoi volare in circolo, segnalano la presenza di  una grossa bestia in procinto di morire... parte una musica triste, la voce in sottofondo dice: "e' la legge ineluttabile della natura!"..... sarebbe da aggiungere. "e non esiste nessun lodo per sfuggire a questa legge"!

Tuesday, November 23 2010

Il peso di una vignetta

Oggi prendevo il caffè e gettato lo sguardo sulla prima pagina di Repubblica ti vedo questa vignetta. Qualcosa è scattata in me ed ho iniziato a ridere ragliando come un mulo per il caffè ancora in bocca, suscitando lo sdegno di tutti i miei composti vicini. La risata è stata pesante, la vignetta ci va giù pesante e purtroppo ance i rifiuti sono pesanti... ben più di 3000 tonnellate!

Sunday, November 21 2010

Primo post transalpino

Eccoci finalmente! Sono mesi e mesi che desideravo aprire un mio piccolo blog. Che ci volete fare, aprire un blog di questi tempi non è cosa da prendere alla leggera. Meglio farmi gentilmente ospitare qua in Francia! Ho deciso per questo di lasciare un "taglio" molto francese a questo blog. Definire il mio francese dozzinale è fargli un complimento, ma che importa ... alcuni dicono lo stesso del mio italiano! Spero che i francesi possano darmi un po di Liberté, Égalité, Fraternité in formato digitale che sento mancarmi. Venire qui ad insediare il mio blog è naturalmente più una ripicca che altro.... So benissimo che la maggior parte dei blog hanno host esteri (in primis gli USA) e che i provvedimenti legislativi proposti di recente nel nostro paese in tema di blog tengono ben presente la questione e cercano di superare l'empasse adducendo una sorta di "extraterritorialità" giuridica per il web. Il discorso qui si fa piuttosto complesso e, a tal proposito, vorrei condurvi in un breve excursus degli ultimi 4 anni di provvedimenti in tema di blog in Italia:

2007 -  Disegno di Legge Levi-Prodi;

2008- DdL C. 1269 detto "ammazzablog";

2009 - Emendamento D'Alia (approvato ed abrogato in pochi giorni);

2009 - DdL Lauro o "Legge Tartaglia" (perché presentato dopo pochi giorni dall'aggressione di Tartaglia al presidente del consiglio);

Poi nel maggio 2010 compare questa notizia . L'emendamento è stato approvato? Commento audio che mi sovvenne! La notizia sconvolse realmente il mondo dei blog senza tutta via stupire nessuno (visti i precedenti!). In realtà era un clamoroso falso! Ci sono cascati miseramente in tantissimi, persino Marco Travaglio . Il "fake" circola ancora ampiamente in rete ed è stata aperta una pagina Facebook apposta per pubblicizzare il fatto che l'emendamento non esiste!. E' vero che il provvedimento era stato proposto nel 2009 (emendamento D'Alia) ma è stato definitivamente abrogato dopo soli pochi giorni per la pronta reazione del mondo della rete. Quello che bisogna chiedersi è il perché di tutto questo interesse a far circolare una notizia palesemente falsa e allarmante. La risposta potrebbe fornircela lo stesso senatore D'Alia. Se leggete attentamente il primo commento nel link della notizia che ho riportato sopra, troverete questo:<< per la verità al senato non si discute alcun pacchetto sicurezza; non vi è alcuna norma bavaglio ad esso collegata; semmai la maggioranza ha approvato stanotte in commissione la legge di riforma delle intercettazioni che limita fortemente la possibilità di informare i cittadini anche attraverso la rete oltre che sui giornali. di questo dovremmo occuparci tutti insieme e non di notizie false e datate. gianpiero d'alia senatore della repubblica. 25 maggio 2010 >>. In effetti D'Alia aveva ragione, dopo aver proposto un anno prima l'emendamento a cui ha dato il nome si è trovato ad essere molto critico contro il DdL intercettazioni di un anno dopo (come tutto l'UDC). Il fake è apparso in sorprendente sincronismo con l'introduzione nel DdL per le intercettazioni (la cosiddetta "Legge Bavaglio") di un piccolo emendamento (appena 483 caratteri!) che avrebbe pesantemente influenzato il futuro del mondo dei blog e che è stato alla fine approvato assieme a tutto il "pacchetto intercettazioni" alla camera e  al senato in giugno e sarebbe divenuto legge per il  14 Luglio. Senza entrare nel merito del provvedimento (che vi invito ad analizzare nel testo del link che ho fornito) vorrei qui analizzare come in Italia ci siano 1.700.000 blogger e che il 24,3% del 24 milioni di internati italiani è uso leggerseli i blog. Un movimento di popolo da definirsi quanto meno "notevole". Leggendo tali testi di legge non può non sorgere una domanda: cosa si vuol fare di questo "popolo"? Imbavagliarlo, disperderlo o forse solo intimidirlo? Purtroppo ben sappiamo il perché di tutta questa maledetta  paura del web e, francamente, ritengo che certa parte politica abbia pure ragione ad averne osservando le cose dalla loro prospettiva! Come è andata a finire? Ringraziando il celo la mobilitazione veemente di larghe parti della popolazione civile e di alcune parti politiche hanno bloccato in extremis il provvedimento e ne hanno imposto una continua revisione di quei numerosi punti critici che venivano additati in modo da opporsi all'altrettanta veemenza con cui il governo tentava di far approvare il testo così com'era. Alla fine il testo ha subito sostanziali rimaneggiamenti che hanno lasciato molto deluso il premier e si è arrivati, tra l'altro, alla data di chiusura estiva dei lavori delle camere. Si decide di rimandare tutto a settembre alla riapertura dei lavori delle camere. Quindi nessun canto di vittoria dei contrari al decreto, è tutto solo sospeso per andarsene in spiaggia! Il colpo è stato però assestato ed è pesante, più di quello che si riesce a nascondere. Alla riapertura dei lavori delle camere a settembre il famigerato Ddl intercettazioni è semplicemente SCOMPARSO dall'agenda parlamentare. Non ne parla più nessun Tg e sembra come se fosse stato un incubo mai esistito! Sembra si sia applicata la strategia dell'oblio! Se si vince si esalta la vittoria, se si perde si cancella la sconfitta. Teoricamente il DdL sarebbe ancora lì da essere ridiscusso ..... è nel limbo! In verità era da 4 anni nel limbo ....ciclicamente ogni maggio la sua sostanza veniva rifigurata e si provava a dare una botta per farlo approvare! Questa volta la botta è stata forte e ci erano andati veramente vicini!

Tutto il veleno sparso in questi anni in tema di blog mi invoglia a starmene qui in Francia (anche se in realtà non serve più e non sarebbe servito comunque a evitare la stretta del bavaglio). La decisione è maturata per nausea di tutto quanto sopra detto. Bisogna ammettere che qui ci sono norme chiare, certe e condivisibili, altro modo per dire "democratiche". Certo, ultimamente anche in Francia si è discusso molto di Blog in merito, nello specifico, all' anonimato, dei blogger .... ma che volete, se ne discute, non inseriscono di nascosto, a tradimento, dei velenosi emendamenti in qualche decreto legge. Spero che il "limbo" di questa legge bavaglio sia finito ed essa sia finalmente destinata a bruciare all'Inferno (non al Purgatorio come in Dante!) e a non essere mai più riproposta. Insomma, basta lordure antidemocratiche! Ritorniamo a situazioni più consone al vivere civile. 

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