Eccoci finalmente! Sono mesi e mesi che desideravo aprire un mio piccolo blog. Che ci volete fare, aprire un blog di questi tempi non è cosa da prendere alla leggera. Meglio farmi gentilmente ospitare qua in Francia! Ho deciso per questo di lasciare un "taglio" molto francese a questo blog. Definire il mio francese dozzinale è fargli un complimento, ma che importa ... alcuni dicono lo stesso del mio italiano! Spero che i francesi possano darmi un po di Liberté, Égalité, Fraternité in formato digitale che sento mancarmi. Venire qui ad insediare il mio blog è naturalmente più una ripicca che altro.... So benissimo che la maggior parte dei blog hanno host esteri (in primis gli USA) e che i provvedimenti legislativi proposti di recente nel nostro paese in tema di blog tengono ben presente la questione e cercano di superare l'empasse adducendo una sorta di "extraterritorialità" giuridica per il web. Il discorso qui si fa piuttosto complesso e, a tal proposito, vorrei condurvi in un breve excursus degli ultimi 4 anni di provvedimenti in tema di blog in Italia:

2007 -  Disegno di Legge Levi-Prodi;

2008- DdL C. 1269 detto "ammazzablog";

2009 - Emendamento D'Alia (approvato ed abrogato in pochi giorni);

2009 - DdL Lauro o "Legge Tartaglia" (perché presentato dopo pochi giorni dall'aggressione di Tartaglia al presidente del consiglio);

Poi nel maggio 2010 compare questa notizia . L'emendamento è stato approvato? Commento audio che mi sovvenne! La notizia sconvolse realmente il mondo dei blog senza tutta via stupire nessuno (visti i precedenti!). In realtà era un clamoroso falso! Ci sono cascati miseramente in tantissimi, persino Marco Travaglio . Il "fake" circola ancora ampiamente in rete ed è stata aperta una pagina Facebook apposta per pubblicizzare il fatto che l'emendamento non esiste!. E' vero che il provvedimento era stato proposto nel 2009 (emendamento D'Alia) ma è stato definitivamente abrogato dopo soli pochi giorni per la pronta reazione del mondo della rete. Quello che bisogna chiedersi è il perché di tutto questo interesse a far circolare una notizia palesemente falsa e allarmante. La risposta potrebbe fornircela lo stesso senatore D'Alia. Se leggete attentamente il primo commento nel link della notizia che ho riportato sopra, troverete questo:<< per la verità al senato non si discute alcun pacchetto sicurezza; non vi è alcuna norma bavaglio ad esso collegata; semmai la maggioranza ha approvato stanotte in commissione la legge di riforma delle intercettazioni che limita fortemente la possibilità di informare i cittadini anche attraverso la rete oltre che sui giornali. di questo dovremmo occuparci tutti insieme e non di notizie false e datate. gianpiero d'alia senatore della repubblica. 25 maggio 2010 >>. In effetti D'Alia aveva ragione, dopo aver proposto un anno prima l'emendamento a cui ha dato il nome si è trovato ad essere molto critico contro il DdL intercettazioni di un anno dopo (come tutto l'UDC). Il fake è apparso in sorprendente sincronismo con l'introduzione nel DdL per le intercettazioni (la cosiddetta "Legge Bavaglio") di un piccolo emendamento (appena 483 caratteri!) che avrebbe pesantemente influenzato il futuro del mondo dei blog e che è stato alla fine approvato assieme a tutto il "pacchetto intercettazioni" alla camera e  al senato in giugno e sarebbe divenuto legge per il  14 Luglio. Senza entrare nel merito del provvedimento (che vi invito ad analizzare nel testo del link che ho fornito) vorrei qui analizzare come in Italia ci siano 1.700.000 blogger e che il 24,3% del 24 milioni di internati italiani è uso leggerseli i blog. Un movimento di popolo da definirsi quanto meno "notevole". Leggendo tali testi di legge non può non sorgere una domanda: cosa si vuol fare di questo "popolo"? Imbavagliarlo, disperderlo o forse solo intimidirlo? Purtroppo ben sappiamo il perché di tutta questa maledetta  paura del web e, francamente, ritengo che certa parte politica abbia pure ragione ad averne osservando le cose dalla loro prospettiva! Come è andata a finire? Ringraziando il celo la mobilitazione veemente di larghe parti della popolazione civile e di alcune parti politiche hanno bloccato in extremis il provvedimento e ne hanno imposto una continua revisione di quei numerosi punti critici che venivano additati in modo da opporsi all'altrettanta veemenza con cui il governo tentava di far approvare il testo così com'era. Alla fine il testo ha subito sostanziali rimaneggiamenti che hanno lasciato molto deluso il premier e si è arrivati, tra l'altro, alla data di chiusura estiva dei lavori delle camere. Si decide di rimandare tutto a settembre alla riapertura dei lavori delle camere. Quindi nessun canto di vittoria dei contrari al decreto, è tutto solo sospeso per andarsene in spiaggia! Il colpo è stato però assestato ed è pesante, più di quello che si riesce a nascondere. Alla riapertura dei lavori delle camere a settembre il famigerato Ddl intercettazioni è semplicemente SCOMPARSO dall'agenda parlamentare. Non ne parla più nessun Tg e sembra come se fosse stato un incubo mai esistito! Sembra si sia applicata la strategia dell'oblio! Se si vince si esalta la vittoria, se si perde si cancella la sconfitta. Teoricamente il DdL sarebbe ancora lì da essere ridiscusso ..... è nel limbo! In verità era da 4 anni nel limbo ....ciclicamente ogni maggio la sua sostanza veniva rifigurata e si provava a dare una botta per farlo approvare! Questa volta la botta è stata forte e ci erano andati veramente vicini!

Tutto il veleno sparso in questi anni in tema di blog mi invoglia a starmene qui in Francia (anche se in realtà non serve più e non sarebbe servito comunque a evitare la stretta del bavaglio). La decisione è maturata per nausea di tutto quanto sopra detto. Bisogna ammettere che qui ci sono norme chiare, certe e condivisibili, altro modo per dire "democratiche". Certo, ultimamente anche in Francia si è discusso molto di Blog in merito, nello specifico, all' anonimato, dei blogger .... ma che volete, se ne discute, non inseriscono di nascosto, a tradimento, dei velenosi emendamenti in qualche decreto legge. Spero che il "limbo" di questa legge bavaglio sia finito ed essa sia finalmente destinata a bruciare all'Inferno (non al Purgatorio come in Dante!) e a non essere mai più riproposta. Insomma, basta lordure antidemocratiche! Ritorniamo a situazioni più consone al vivere civile.