le blog de Sandrokhan

To content | To menu | To search

Tag - libro

Entries feed - Comments feed

Saturday, December 11 2010

Libro delle vacanze di Natale

Voglio porvi una domanda: a 26 anni di distanza dalle rivoluzioni promesse da Bossi, quali sono le condizioni di questo paese? Cosa ha fatto la Lega Nord per farlo uscire dal pantano? Ogni capitolo di questo libro vi ha mostrato che ha raccolto il nulla, che le mirabolanti promesse non sono state mantenute. Ve lo dico io come stanno le cose: oggi, il debito pubblico e il deficit sono più alti, il parassitismo statalista non molla la presa, il clientelismo sʼè irrobustito grazie allʼentrata in gioco dei leghisti e delle loro parentopoli, il tessuto economico sta marcendo soprattutto nella Padania produttiva e non regge la concorrenza straniera, le aziende chiudono o emigrano, la pressione fiscale è schizzata verso lʼalto, la corruzione è anche peggio dei tempi di Tangentopoli. Con la Lega al governo sono aumentate le pensioni di invalidità, Roma e Catania hanno visto ripianati i loro soliti buchi di bilancio, a Napoli – coi voti leghisti, ha ricordato lʼUdc Mannoni – sʼè evitato lʼabbattimento delle costruzioni abusive. La Lega che blatera di fare gli interessi del Nord ha sganciato a Raffaele Lombardo 387.302 euro nel 2007 e 292.182 nel 2008. A babbo morto? (...)
Arriverà il giorno in cui anche Bossi verrà ricordato per quel che è veramente, non per quel che la passione – o lʼinteresse politico del momento – fan credere che egli sia.


Si, forse a natale dovrei leggere altro, un romanzo d'amore, poesie.... ma a me le storie  horror sono sempre piaciute!

E' un saggio molto particolare e unico finora nel suo genere. Vorrei segnalarvi due interessanti commenti che ho trovato in rete di chi ha già letto il volume:

ottima idea regalo per un militante leghista con capacità critica (merce rara, mi rendo conto). Adesso mi aspetto Maroni che chiederà diritto di replica in ogni libreria italiana in cui verrà presentato il libro

Libro interessante, ma poco incoraggiante. L'autore si pente della Lega perché ha capito che è un comitato di affari, che ha truffato i suoi elettori tradendo i propri valori, che in 20 anni non ha fatto che peggiorare l'Italia. Ma la Lega non è un male solo perché in fondo è un magna magna come tutti gli altri.
La Lega è un male anche se fosse fatta da persone corrette ed oneste. Sono proprio i principi di liberismo estremo, di egoismo, di xenofobia, di disprezzo per la solidarietà sociale dello Stato, ad essere negativi, anche se sostenuti con onestà, buona fede e sincerità dalle masse di "padani" in camicia verde in estasi per Bossi.
L'autore non rinnega quindi la Lega delle origini, ed infatti promuove il suo movimento (www.movimentolibertario.it) per il quale "lo Stato è una finzione che obbliga a vivere tutti alle spalle di tutti gli altri" e "la proprietà privata è un diritto naturale, le tasse sono un furto".

Quindi attenzione a leggere il pur pregevole volume nella giusta prospettiva.

Wednesday, December 8 2010

Così ci uccidono

Ho letto solo alcune parti di questo libro appena uscito. Quel poco che ho letto mi ha veramente impressionato in senso positivo e ve lo consiglio... poi una volta che l'avete comprato prestatemelo che finisco di leggerlo (sto troppo in bolletta!).

Così ci uccidono

35.000 morti e mezzo milione di malati: ogni anno sono queste le vittime delle sostanze tossiche che gli italiani mangiano e respirano. 

 

6740 chilometri quadrati, un territorio più esteso della Liguria: è la superficie complessiva delle aree contaminate dai veleni nel nostro Paese.

 

15 milioni: sono le persone che in Italia vivono in zone considerate a rischio sanitario.

 

Un disastro nazionale di cui nessuno vuole parlare, una vera e propria industria che coinvolge nomi di spicco. E prospera sulla pelle dei cittadini.

 
Forse siete convinti di scegliere sempre il meglio, e al supermercato passate ore a selezionare prodotti “di qualità”. Ma nel cibo che mangiate, nell’acqua che bevete, nell’aria che respirate e nei cosmetici che vi spalmate sul corpo i veleni sono in agguato. Tra gli avvelenatori non ci sono solo camorristi, mafiosi e criminali risaputi. La categoria comprende anche personaggi insospettabili. Politici ufficialmente impegnati nella tutela dell’ambiente ma che, tra i beni di famiglia, possiedono aziende accusate di minare la salute dei dipendenti. Industriali milionari che confezionano i prodotti di marche famose con materiali scadenti e nocivi, vere e proprie bombe a orologeria per i consumatori. Sindaci e assessori che di fronte ad analisi inquietanti sulle sostanze tossiche contenute nell’acqua comunale preferiscono tacere “per non allarmare inutilmente la popolazione”. Responsabili delle bonifiche di aree gravemente contaminate, nel cuore dei nostri centri urbani, che lavorano solo per gonfiare il proprio portafogli, incuranti di chi in quelle zone vive o andrà a vivere. Sembra incredibile, ma succede di rado che queste storie clamorose trovino spazio nelle cronache di stampa e televisione. Ecco perché Emiliano Fittipaldi, una delle firme più giovani e agguerrite del giornalismo italiano d’inchiesta, ha intrapreso un viaggio che lo ha portato a raccogliere documenti esclusivi, atti giudiziari, testimonianze inedite e dati secretati. Sfidando con testardaggine i silenzi e le reticenze che finora ci hanno impedito di sapere, ha percorso la nostra terra da Trento a Priolo, via Milano, Roma, Napoli, Taranto e un’infinità di centri piccoli e grandi, per ricostruire l’immagine di un Paese in cui l’avvelenamento dei cittadini è solo il danno collaterale di un business senza pietà.

Emiliano Fittipaldi è nato a Napoli nel 1974. Attualmente è giornalista dell’“Espresso”, dopo aver lavorato per il “Corriere della Sera” e il “Mattino”. Per le sue inchieste ha vinto il premio Ischia, il Gaspare Barbiellini Amidei e il Sodalitas. Ha scritto con Dario Di Vico Profondo Italia (Bur 2004).