Non voglio sembrare come Grillo iperentusiasta della "nuova" informazione e del nuovo modo di comunicare dei blog, ha anche esso i suoi limiti e pericoli .... non esistono mondi perfetti! Certo che quando vedi certe cose sui giornali e la Tv.... ti viene voglia di dire: "ma io mi butto sul web!"

Giusto per addurre un ultimo,piccolo, recente, squallido esempio:

Il direttore del Tg1 Minzolini è stato beccato dai blogger per aver approvato un servizio di Alessandra Di Tommaso, "...... in cui, insieme alle proteste degli studenti che hanno manifestato davanti al Senato, sono state montate immagini di repertorio e relative alla manifestazione del 7 luglio a Roma degli aquilani, in cui sono di maggior impatto visivo gli scontri avvenuti. Chi ha memoria, ricorderà che questa manifestazione fu caratterizzata dalle manganellate ad alcuni aquilani ......", come è stato riportato da Agoravox ed in seguito ripreso dal Corriere della Sera .

Qui il video del TG1 del 24 novembre e il confronto con il video della manifestazione del 7 luglio degli aquilani

Mi ha anche molto colpito questo video di un mese fa in cui, presso la discarica di Terzigno, la gente interviene contro un giornalista RAI che viene accusato di "aggiustare" il servizio in modo da rappresentare i manifestanti in un modo "difforme" dalla realtà.

Quello che oramai da parecchio tempo è divenuto lapalissiano è che un italiano, per assicurarsi un contenuto informativo che rispetta i canoni della serietà e del buon giornalismo, deve evitare molti Tg, talune trasmissione di approfondimento e alcune testate giornalistiche. I livelli di mistificazione vanno dall'aggiunta di "sfumature" che mettono in miglior o in peggior luce alcuni fatti, al "falsetto" (come nel canto!), al "falso conclamato", alla "mistificazione sistematica aziendalizzata" per terminare nella "macchina del fango".

Mi è stato obiettato che tutto questo aspetto mistificatorio è un elemento purtroppo connaturato al giornalismo. E' un elemento che deriva dalla soggettività del raccontare, dalla impossibilità di cancellare l'elemento soggettivo di chi scrive o descrive dal contenuto informativo che si vorrebbe strettamente aderente ad un'oggettività che è solo un'idea astratta. 

Questa visione, seppur condivisibile ed affascinante concettualmente, a me sembra solo un filosofeggiare che porta al risultato unico di banalizzare un problema gravissimo. Non per niente è stata la foglia di fico dei media cacciata fuori ogni qual volta sono stati messi al muro per un evidente falso. Da una parte mi vedo gente che con ammirabile sensibilità filosofeggia di concetti e di mondi idealizzati, dall'altro vedo il negozium mediatico di tutti i giorni, il losco mercimonio del mondo reale, l'arte della mistificazione che si appoggia alle tecniche della pubblicità (appunto come dicevo ....  tecniche mercantili! A tale proposito ho trovato interessante, sebbene se non concordi completamente, queste "dieci regole della manipolazione mediatica" ).

Troppi intellettuali italiani si sentono come i filosofi della "Scuola di Atene" di Raffaello, che non vogliono sporcarsi la bella veste candida scendendo nelle vie infangate del mercato del Pireo. Chi gioca sporco è proprio questa figura di intellettuale che vuole.... ho provato sempre una rabbia incredibile nel sentirli parlare in Tv (e li invitano in continuazione!). Forse tra anni (se e quando tante storture saranno risolte) mi piacerà anche starli a sentire filosofeggiare, ora servirebbe un po più di John Dewey e un po meno Plotino! "Mentre a Costantinopoli si discorreva del sesso degli Angeli i turchi conquistavano la città", ecco... descrive bene quello che provo!

Chi pensa che il servizio del Tg1, di cui sopra, sia stato taroccato in tale modo in quanto espressione della soggettività dell'animo del redattore .... mi posti un commento che ne parliamo!