le blog de Sandrokhan

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Tag - Mario Monicelli

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Saturday, December 4 2010

Pensieri erratici

Una cosa che ho sempre notato all'estero è quanto i quotidiani siano "esili". Non nei contenuti ma nella carta! Fateci caso quando siete all'estero o da un'edicolante che ha la stampa estera. Pesate il Gurdian, Liberation, El Pais, il Frankfurter Allgemeine Zeitung e poi ditemi! Saranno i contributi per la carta? Li hanno appena rinnovati anche per il 2011! Ma questo è magari l'argomento per un'altro futuro post. Ora la mia mente erratica mi spinge a parlare di tutt'altro argomento. 

E' mai possibile che in tutta questa ipertrofia cartacea non vi sia stato lo spazio per un trafiletto in  cui infilare questa notizia?

Missione Adro: i Mille sbarcano nella bresciana alla riconquista d'Italia



Piattaforma della manifestazione:
Come già espresso dal Comitato Promotore per la Rimozione dei Simboli di Paritio dalla Scuola Pubblica durante la Conferenza Stampa di mercoledì scorso si ribadiscono i punti qualificanti della Manifestazione di Adro.

RIMOZIONE DEI SIMBOLI DI PARTITO DALLA SCUOLA PUBBLICA
La Sentenza del Tribunale del Lavoro di Brescia su ricorso della CGIL FLC ha confermato in modo inequivocabile che i simboli “Soli delle Alpi” devono essere IMMEDIATAMENTE rimossi (compresi quelli sul tetto) a spese del Comune di Adro poiché rimandano ad un Partito Politico che ne ha registrato l‟utilizzo. Il Comitato Promotore vigilerà perché ciò avvenga quanto prima.

DIFESA DELLA COSTITUZIONE
Il Giudice del Lavoro nell‟esporre le motivazioni della Sentenza e con la immaginabile pressione di una parte politica forte nel territorio nordista si è superato nell‟articolazione e approfondimento del tema richiamando infine più volte la Costituzione della Repubblica Italiana come ultimo baluardo legislativo a fronte delle potenziali lacune che il sistema normativo poteva evidenziare. Questa Sentenza farà Giurisprudenza.

LOTTA ANTI-MAFIA

Rimane intatto il DISONORE dell‟ingresso alla Scuola Pubblica su cui campeggia la gigantesca scritta “Polo Scolastico Gianfranco Miglio”, l‟ideologo della Lega Nord che teorizzò la “costituzionalizzazione della mafia e della „ndrangheta nel sud Italia”. Pessima sottovalutazione del valore che un tale messaggio comunica alla Criminalità Organizzata. Si vigilerà perché essa venga sostituita quanto prima con la dedica Ufficiale agli Eroi del Risorgimento Bresciano Enrico e Emilio Dandolo.
 
A tutto ciò si aggiunge la confusione di ruolo in cui versa il Sindaco di Adro quando sulle prime agenzie di un paio di mesi fa si leggeva: “tolgo i simboli dalla Scuola Pubblica se me lo dice Bossi”, mentre ieri, dopo la sonora bocciatura del Tribunale del Lavoro, il primo Cittadino si appellava al Presidente della Repubblica. Forse sarebbero opportune le sue DIMISSIONI e COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE da parte del Ministro degli Interni Maroni.
Il Comitato Promotore assieme a tutti i Cittadini che si uniranno ne chiederà conto nella
 
MANIFESTAZIONE PER LA RIMOZIONE DEI SIMBOLI DI PARTITO DALLA SCUOLA PUBBLICA – DIFESA DELLA COSTITUZIONE – LOTTA ANTIMAFIA
SABATO 4 DICEMBRE 2010
ADRO
ritrovo ore 14,00 – partenza da Piazza del Municipio ore 14,30 al seguito di Giuseppe e Anita Garibaldi a cavallo e con il tricolore e 10 Gonfaloni Comunali ridisegnati con i simboli di partiti politici (come i “Soli delle Alpi” votati in Consiglio Comunale) – arrivo nel Piazzale della Scuola – taglio del nastro tricolore per la ri-liberazione dell’Istituto e consegna della targa intitolata agli Eroi Bresciani del Risorgimento Italiano i fratelli Enrico e Emilio Dandolo – accompagnamento musicale e interventi dei delegati dal palco mobile sino alle ore 20,00
Il Comitato Promotore
Ilaria Poli (Genitrice Scuola e Cittadina di Erbusco)
Michele Parzani (Cittadino di Adro)
Battista Oprandi (Genitore Scuola e Cittadino di Cologne)
Marco Dotti (Cittadino di Erbusco)
Marinella Muntoni (Cittadina di Brescia)
Federico Ferme (International Press – Cittadino di Milano)
Il Comitato Allargato
Silvio Ferretti, Caterina Altamore, Catia Ferlito, Antonio Signore, Giovanni Poli, Romana Vittoria Gandossi, Attilio Zinelli, Marina Varriano, Filippo Filippini, Chiara Cotelli, Patrick Favale, Enrico Capoferri, Federico Gervasoni, Samuela Bellini, Silvia Sissi Serra, Valentina Sacchi, Ludovica Pizzetti, Giordano Colleoni, Enrico Capoferri, Jessica Scaratti, Alessandra Mor.
MANIFESTAZIONE PER LA RIMOZIONE DEI SIMBOLI DI PARTITO DALLA SCUOLA PUBBLICA DI ADRO (BS) – SABATO 4 DICEMBRE 2010
ADESIONI
(in ordine cronologico)
MOVIMENTI – ASSOCIAZIONI – COMITATI – PARTITI POLITICI
(Popolo Viola Brescia
Popolo Viola Milano
Tavola della Pace – Circolo Peppino Impastato Vallebrembana
Centro Siciliano Documentazione “Peppino Impastato”
Partito Democratico – PD sezione Adro e Torbiato
Partito Democratico – PD sezione Nazionale Scuola
Partito Rifondazione Comunista – PRC federazione provinciale Brescia
Associazione Benvenuti in Italia – Torino
Centro Sociale 28 Maggio – Rovato (Bs)
Circolo Legambiente Ilaria Alpi – Erbusco (Bs)
Lista Civica Nazionale “Per il Bene Comune”
Resistenza Viola Piemonte
“Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” di Giovanni Impastato – Cinisi (Pa)
Popolo Viola Pisa (Gruppo Toscano)
Popolo Viola Lucca
Comitato “Sopra la Panca dell‟Accoglienza” – Vallesabbia (Bg)
Partito Democratico – PD sezione Brescia Ovest
A.N.P.I. – sezione Adro
Associazione Diritti per Tutti – Brescia
COBAS – Brescia
Partito Italia dei Valori – IDV sezione provinciale Brescia
Partito Italia dei Valori – IDV sezione giovani Brescia e Lombardia
Radio Onda d‟Urto – Brescia
Agende Rosse – Salvatore Borsellino
Associazione Art. 49 – Torino
Partito Sinistra Ecologia e Libertà – SEL sezione Franciacorta, Basso Sebino, Brescia
Popolo Viola Perugia
Nuova Resistenza – Palazzolo sull‟Oglio (Bs)
Comitato “Amici della Piazza” – Cividate al Piano (Bg)
Lista EurekAdro
Popolo Viola Trieste
CGIL Federazione Lavoratori Cultura
Circolo Libertà e Giustizia – Brescia
Rete Antifascista – Brescia
Associazione Altre Voci – Rovato (Bs)
Associazione Gruppo Presenza Locale – Cazzago San Martino (Bs)
Cerchio delle Donne – Rovato (Bs)
Movimento per la Partecipazione Cittadine e Cittadini – Brescia
Associazione LiberaMente – Villa Carcina (Bs)
Gruppo Pace e Solidarietà – Villa Carcina (Bs)
Associazione “Sinistra a Gussago”
U.S.B. (Unione Sindacale di Base ex Sincobas)
Qui Milano Libera
CGIL Camera del Lavoro – Brescia
PERSONALITA‟ DI RILEVANZA NAZIONALE
Umberto Santino, Direttore Centro Documentazione “Giovanni Impastato”
Giulio Cavalli, Scrittore e Autore Teatrale, Consigliere Regionale Lombardia IDV
Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano (Mi) “Comune Virtuoso”
Giuseppe “Pippo” Civati, Consigliere Regionale Lombardia PD
Francesco Paticucci, Consigliere Regionale Lombardia IDV
Gabriele Sola, Consigliere Regionale Lombardia IDV
Gianni Girelli, Consigliere Regionale Lombardia PD
G. Battista Ferrari, Consigliere Regionale Lombardia PD

Magari mi sono perso qualche giornale ma ho controllato per benino tutti i principali quotidiani! Si, so benissimo che è un momento politico cruciale ..... ma un trafiletto! Ricordiamoci gli inquietanti antecedenti da cui  tutto questo deriva:




..... evidentemente ..... evidentemente ...... evidentemente, non era ancora tutto per le scuole di Adro ed altro bolleva in pentola:

Non sarebbe stato male avere qualcosina in più sui media di questa manifestazione. Come i garibaldini, sono un po meno di 1000 persone venute da tutt'Italia. Oggi per far parlare di una manifestazione servono centinaia di migliaia di persone .... poi alla fine non si parla delle ragioni della manifestazione ma della guerra dei numeri sui partecipanti! Milioni di persone per gli organizzatori, qualcuno in meno della fila alla posta  che fate per pagare le bollette secondo il Ministero degli Interni! Conta sicuramente di più analizzare queste iniziative della "società civile" che l'ennesima velenosa giornata di cronaca politica. La cronaca politica sembra aver occupato tutto lo spazio dei mezzi d'informazione. Nel frattempo l'informazione trascura colpevolmente il paese reale fatto di troppa gente oramai che vive in condizioni di estrema difficoltà ma che si organizza nella cosiddetta "società civile" e tenta una reazione, esce dalla palude dell'inerzia. Il rischio concreto è di parlare solo dei personaggi "eccezionali" del circo politico, per la loro efferatezza o magari la loro eccellenza, ma si tralasciano i "normali" che stanno sui tetti delle fabbriche chiuse a protestare, che organizzano manifestazioni contro le più varie bestialità ci propongono questi tempi, lottano contro le mafie. L'informazione come la "fiction" della RAI ......... grandi, appassionanti storie di malefici o meravigliosi personaggi che trasportano la casalinga delle case popolari lontano dal suo quotidiano. Per fortuna non è tutta così l'informazione ma l'andazzo è innegabilmente questo, anche ora che l'epopea berlusconiana sembra alla sua fine e, sono sicuro, anche nel post-berlusconismo. Monicelli diceva che l'italiano aspetta sempre "colui che sa come vanno fatte le cose", egli deve pensare agli affari suoi e non ha tempo e voglia di occuparsi delle cose del suo paese ..... delega tutto alla politica ..... poi se va bene va bene, se va male Piazzale Loreto! Io aggiungerei che l'italiano di Monicelli ama l'informazione/fiction e trova noioso il giornalismo d'inchiesta più serio, trova addirittura assurdo impegnarsi in qualcosa (senza perlomeno un beneficio immediato ai suoi traffici).

Ecco, la strutturazione odierna dell'informazione mi ricorda tanto la visione di Monicelli. E' come se il Tg o il giornale dicesse ad ogni italiano che le cose veramente importanti possano venire solo dai politici che sono personaggi "eccezionali" (dei VIP)! La "società civile" non conta niente e viene analizzata solo come "massa". E' il mare in cui navigano le navi dei politici, uno sfondo, la scenografia di uno spettacolo teatrale, un elemento passivo usato e modificato da "coloro che possono fare"!

Per tali ragioni apprezzo immensamente coloro che, come la Gabbanelli, danno sempre spazio alla "società civile" e al paese reale, coloro che promuovono la "cittadinanza attiva" ed aiutano anche ad avvicinare i giovani alla politica nel modo giusto. 

Quante generazioni vorremo educare ancora come l'italiano di Monicelli?

PS 

Appena finito di scrivere questo post erratico sono tornato a vagabondare per la rete in cerca di materiale su uno dei temi di maggior interesse per me: lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici. Guardate un po cosa ho pescato?  Fonte: BresciaPoint ; Fonte: Legambiente ; Fonte: Tantopersapere , Fonte: Sito M. Saponaro .

Wednesday, December 1 2010

Muoiono solo gli stronzi!!


La "Legge dei grandi numeri"afferma che ogni cosa ambisce inesorabilmente ad allinearsi alla media. Io penso che è per questo che in un paese di grande tradizione culturale, purtroppo ricolmo di gente piccola piccola, ogni tanto nasce qualche gigante che risolleva le sorti di questo popolo fino a che esso possa essere degno della definizione "italiano". Grazie Mario!

Tuesday, November 30 2010

Pensando a Monicelli

Adoro la "Commedia all'italiana" ed ho sempre desiderato condividere questa mia passione con gli amici! Mi piace parlarne ossessivamente se mi date spago... scene, registi, eventi, attori e caratteristi, poesia, odio, profumi, passato e presente. La risposta è stata spesso: "Ma daiiiii!! Ti piace quella roba? Non l'avrei detto che sei il tipo da Giovannona coscialunga o W la foca!". Infatti non lo sono (non che questi film non abbiano comunque il loro valore, Tarantino docet!).

"Commedia all'italiana" è un termine coniato in realtà dagli americani per descrivere un tipo (mal definibile come fenomeno unitario e coerente) di cinematografia italiana che si è imposta dagli anni '60. L'inizio è convenzionalmente datato appunto con l'uscita nelle sale nel 1958 de I soliti ignoti di Monicelli. Lo stesso Monicelli tuttavia riteneva impropri i tentativi di classificare il fenomeno con rigidi criteri temporali o stilistici. Egli riteneva il fenomeno "Commedia all'ltaliana"... con quella sua satira crudele racchiusa nel guscio della commediola, quell'amarezza di fondo che salva il plot dalla sciocca edulcorazione dei contenuti.... sia un fenomeno sempre presente nel nostro contesto culturale italiota! E' la riproposizione nel cinema e nei tempi moderni della  "Commedia dell'arte" dove Arlecchino (Bergamo) era il compagno di Pulcinella (Napoli) ed ogni regione aveva rappresentato una propria maschera. Come non riconoscere in quell'approccio disincantato alle cose della vita, quell'amarezza e durezza di fondo mascherata da leggerezza, l'ironia crudele, l'intelligenza vivace come mezzo di sopravvivenza alla condizione di sopraffazione, gli ITALIANI? La commedia dell'arte è il nostro vero tricolore che ha unito l'Italia ben prima dei piemontesi e del 1861, un'unione ben più solida di quella politica perché è una condivisione di modalità dell'animo, è un legame psicologico!

Mario Monicelli veniva fuori da questo, dalla migliore tradizione culturale italiana che ha saputo riproporsi  nei tempi del consumismo senza rimanerne avvelenata. Il consumismo sembra, dinanzi al nostro immenso retaggio culturale, solo come l'ennesimo "padrone" che infesta la penisola ma viene sbeffeggiato intelligentemente da Pulcinella e Arlecchino! Sono sicuro che  Pasolini evidenzierebbe questo nell'opera di Monicelli.



Avete visto? Quando parto a parlare di commedia all'Italiana..... Mi è molto piaciuta questa lista di Spinoza.it .

Sono stato veramente toccato dalla morte per suicidio di Monicelli e vi giuro che dopo l'intervento di Fazio in "Vieni via con me" e aver visto che si trattava di suicidio ho passato mezza nottata su Youtube a cercare le sue cose più belle che hanno partecipato alla mia formazione culturale e che amo. Non ho trovato tutto ma mi sono permesso di fare il mio personale collage monicelliano nel post precedente. Da grande estimatore di Monicelli ritengo la scelta di porre fine alla sua vita una decisione ben meditata da tempo e non frutto di disperazione o depressione del momento. Io correlerei il suo gesto a quello del padre che pose termine alla sua vita nel 1946. Monicelli disse a commento: « Ho capito il suo gesto. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l'ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto. »

Ieri mi è venuto da pensare che oramai ritenesse di avere assolto ad ogni cosa, l'ennesimo regime instauratosi in Italia era evidentemente al crollo e, nel suo piccolo di vecchio, aveva dato un aiuto anche lui. In un'animo profondamente laico come il suo non mi meraviglierebbe poi albergasse la paura dell' "accanimento terapeutico". Lungi da me porre giudizi sulla questione ma mi sembra chiaro come la pensasse un uomo come Monicelli in tal merito anche se non ho mai sentito sue dichiarazioni su questo particolare argomento. Mi è venuto anche da pensare un'idea balzana: non è che oltre alla fine definitiva dell'epopea berlusconiana ci stesse indicando il futuro .... il futuro politico, non so nemmeno come spiegarmi, molto più "vaticaneggiante"?

Il mio ricordo di un grande artista e di un grande italiano.

I soliti ignoti (1958)


L'armata Brancaleone (1966)

La Grande Guerra (1959)


La ragazza con la pistola (1968)

Guardie e ladri (1951)

Amici miei (1975)

Un borghese piccolo piccolo (1977)

I nuovi mostri (1977)

La mortadella (1971)

Il marchese del Grillo (1981)


L'ultima emozionante intervista televisiva (Marzo 2010)

Grazie Mario

          Hai nutrito i nosti aridi animi e destate le nostre torpide coscienze.