Voglio porvi una domanda: a 26 anni di distanza dalle rivoluzioni promesse da Bossi, quali sono le condizioni di questo paese? Cosa ha fatto la Lega Nord per farlo uscire dal pantano? Ogni capitolo di questo libro vi ha mostrato che ha raccolto il nulla, che le mirabolanti promesse non sono state mantenute. Ve lo dico io come stanno le cose: oggi, il debito pubblico e il deficit sono più alti, il parassitismo statalista non molla la presa, il clientelismo sʼè irrobustito grazie allʼentrata in gioco dei leghisti e delle loro parentopoli, il tessuto economico sta marcendo soprattutto nella Padania produttiva e non regge la concorrenza straniera, le aziende chiudono o emigrano, la pressione fiscale è schizzata verso lʼalto, la corruzione è anche peggio dei tempi di Tangentopoli. Con la Lega al governo sono aumentate le pensioni di invalidità, Roma e Catania hanno visto ripianati i loro soliti buchi di bilancio, a Napoli – coi voti leghisti, ha ricordato lʼUdc Mannoni – sʼè evitato lʼabbattimento delle costruzioni abusive. La Lega che blatera di fare gli interessi del Nord ha sganciato a Raffaele Lombardo 387.302 euro nel 2007 e 292.182 nel 2008. A babbo morto? (...)
Arriverà il giorno in cui anche Bossi verrà ricordato per quel che è veramente, non per quel che la passione – o lʼinteresse politico del momento – fan credere che egli sia.


Si, forse a natale dovrei leggere altro, un romanzo d'amore, poesie.... ma a me le storie  horror sono sempre piaciute!

E' un saggio molto particolare e unico finora nel suo genere. Vorrei segnalarvi due interessanti commenti che ho trovato in rete di chi ha già letto il volume:

ottima idea regalo per un militante leghista con capacità critica (merce rara, mi rendo conto). Adesso mi aspetto Maroni che chiederà diritto di replica in ogni libreria italiana in cui verrà presentato il libro

Libro interessante, ma poco incoraggiante. L'autore si pente della Lega perché ha capito che è un comitato di affari, che ha truffato i suoi elettori tradendo i propri valori, che in 20 anni non ha fatto che peggiorare l'Italia. Ma la Lega non è un male solo perché in fondo è un magna magna come tutti gli altri.
La Lega è un male anche se fosse fatta da persone corrette ed oneste. Sono proprio i principi di liberismo estremo, di egoismo, di xenofobia, di disprezzo per la solidarietà sociale dello Stato, ad essere negativi, anche se sostenuti con onestà, buona fede e sincerità dalle masse di "padani" in camicia verde in estasi per Bossi.
L'autore non rinnega quindi la Lega delle origini, ed infatti promuove il suo movimento (www.movimentolibertario.it) per il quale "lo Stato è una finzione che obbliga a vivere tutti alle spalle di tutti gli altri" e "la proprietà privata è un diritto naturale, le tasse sono un furto".

Quindi attenzione a leggere il pur pregevole volume nella giusta prospettiva.