“Lasciarli fare. Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città“.

Giornalista: “Dopo di che?”

“Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri”.

Giornalista: “Nel senso che…”

Cossiga: “Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano“.».


( Francesco Cossiga, 23/10/2008)


Attenti ragazzi! Ricordiamoci la buonanima.... ricordiamocela!

Ogni giorno in più che si parla di scontri è un giorno in meno in cui si parla dello scempio di ciò che è avvenuto in parlamento con il voto di fiducia e della drammatica situazione economica e sociale del paese.... di altre milioni di magagne! E' esattamente quello che si vuole ottenere!

Siamo sull'orlo di una difficile situazione economica e la nostra politica è bloccata. Ricordiamoci dei nostri vicini, esattamente un'anno fa la Grecia ! Tutti si affannano a dire che la nostra situazione è molto diversa da quella greca di un'anno fa forse perché è invece troppo simile! Cosa hanno concretamente ottenuto i greci da quella violenza se non leggittimare la repressione antidemocratica e sfilacciare il loro stesso movimento riducendone il consenso e la capacità di far pressione sul sistema?

Ricordiamo i nostri anni '70 e tutto quello che  non hanno portato, a tutti quelli di allora che ora scaldano i banchi del parlamento e sono spesso proprio i peggiormente implicati nel collasso socio-economico del paese.

Teniamo presente  il 2001 di Genova  con questi "Black Block" che sono ancora evocati dai media dopo un'intero decennio. Sono più imperituri ed evanescenti delle "armi di distruzione di massa" ai tempi dell'Iraq o di qualunque altra cavolata abbiano voluto farci bere. Anche il nome è ben scelto, misterioso ed evoca paura. Ricordiamo poi la cura cilena utilizzata in quell'occasione. Manganelli di legno per alcuni manifestanti e manganelli mediatici per tutta la popolazione! 

Odio quell'aforisma, ci perseguita tutti sempre e lo odio! Lo ritrovo in ogni aspetto della vita sociale e politica italiana. Spesso mi capita di pensare che quelle parole di Tommasi di Lampedusa sono applicabili anche ai movimenti di protesta di piazza: "fare in modo che tutto cambi" ( come dire "rivoluzione" fare un sacco di casino, violenza con relative controrisposte) "perchè nulla cambi" (per fiaccare ed indebolire, erodere il consenso della vera protesta attiva nel cambiamento  che fa paura!). E' un'ennesimo perverso machiavellico meccanismo d'oppressione che ci siamo inventati noi italiani.

Ricordiamo, riflettiamo e non lasciamoci fregare!